martedì 20 maggio 2008
MOLTO INTERESSANTE!
Ciao ragazzi!sono tornata a scrivere nel blog per parlarvi dell'interessante seminario a cui ho assistito Sabato pomeriggio. Venerdi trovo in casa un volantino dal titolo estremamente ermetico: "CURARE" a cui seguiva però una spiegazione illuminante: "Ci si ammala e si cerca il modo migliore per curarsi. Ma chi è il medico che scegliamo o che ci troviamo di fronte? tra professione e vocazione tra rigore scientifico e vicinanza umana,proviamo a interrogarci sul lavoro,i metodi,lo stile di chi deve curarci a partire dalle riflessioni di un grande pimario che è stato dalla parte del paziente". Beh con una presentazione del genere la prima cosa che penso è che un incontro delgenere non posso proprio perdermelo alla luce anche del fatto che questo,oltre ad essere un tema che mi coinvolge moltissimo è anche quello già affrontato nei nostri seminari: I care, I have a dream. Indescrivibile le sensazioni di Sabato sera quando sono uscita dalla stanza in cui si era tenuto l'incontro. Le parole e le riflessioni di questo Professore erano state estremamente toccanti (non trovo altre parole,che potrebbero essere anche riduttive, per descriverle). L'esperienza di ritrovarsi "dall'altra parte" lo ha aperto ad un mondo completamente nuovo,mai conosciuto o esplorato fino ad allora: quello del malato da curare,e non quello del paziente con una malattia a cui si deve trovare una cura. I nuovi sentimenti di empatia e compassione (nel senso latino della parola cum patior: soffrire insieme) verso chi si rivolge al medico in un momento estremamente difficile della sua vita e in un momento in cui la persona è estremamente debole (sia dal punto di vista fisico certamente,che soprattuto psichico) e cerca nel medico la speranza insieme ad una soluzione per guarire il suo stato.Ecco allora che il lavoro del medico non si limita ai semplici orari lavorativi ma una volta usciti dall'ospedale ci si porta comunque a casa la situazione dal malato. La malattia costituisce quindi un'esperienza formativa davvero profonda,perchè permette di rivalutare la propria vita e di conoscere la stessa sotto aspetti nuovi,diversi e sicuramente favorisce una crescita per qualsiasi persona e per un medico ancora di più. Credo di aver raccontato abbastanza dell'incontro di sabato;segnalo comunque in questo post il libro che il Prof Sartori ha scritto insieme ad altri due colleghiche come lui si sono ritrovati a far fronte alla malattia. Libro che peraltro non può mancare (con tanto di dedica!!!) nella mia piccola biblioteca personale che sto allestendo! Titolo: Dall'altra parte; Autori: S. Bartoccioni, G. Bonadonna, F. Sartori. Casa Editrice: Bur. Ciaooo!! Alla prossima!!!
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